Angela ha sempre voluto fare l'insegnante. Studia con costanza e si
laurea brillantemente presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Salerno.
Decide di restare
nella sua terra e, tra varie supplenze, comincia a scalare la graduatoria. Ogni
anno, però, non vi è mai una cattedra a tempo indeterminato disponibile per il
suo ruolo.
Così, presenta la “nefasta”
domanda di assunzione per le fasi B e C…. ovviamente Angela, da buona
meriodionale sissina, ha la specializzazione sul sostegno e viene fagocitata immediatamente su
tale tipologia di posto, dalle superiori alle medie, in Fase B.
Qualche giorno fa, Angela
entra nel solito bar in cui si ristorava da studentessa e in cui, ogni mattina,
è solita prender il suo caffè per iniziare con grinta la giornata lavorativa e
vede una tavola imbandita, tipo buffet: si festeggia un ruolo.
Il barista, che la
conosce da decenni, le dice: <Angela, tu ogni mattina mi dicevi che andavi a
scuola e sei stata assunta in Toscana, mentre questa ragazza ha sempre fatto la
babysitter ed è stata assunta a Salerno; com’è possibile?> ovvero <Angela, ma 'ndo sciv tutte e mattin?>
I personaggi reali
non sono citati ma la storia è autentica.
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