mercoledì 13 luglio 2016

Chi è il docente di fase B gae?


Si parla tanto dei nuovi assunti della legge 107/15, ma nessuno si è chiesto chi sono.
In particolare i docenti della fase B, i famosi precari storici, sono quasi tutti docenti che insegnano da anni tra i primi in graduatoria con punteggi che vanno dai 150 in su.
Questi, proprio perché tra i primi in graduatoria, hanno quasi tutti differito e chi non lo ha potuto fare è solo perché i posti sono sopravvenuti qualche giorno dopo dalla scadenza dell’accettazione del ruolo.
Non sono dei dilettanti allo sbaraglio, hanno tantissima esperienza scolastica e per anni hanno offerto continuità didattica ai loro alunni.

Perché hanno accettato di fare domanda?
Nella maggior parte dei casi si sono visti costretti, stanchi ormai di vedersi togliere il posto ed eventuale ruolo da chi, da sempre, ha deciso di trasferirsi volontariamente perché non riusciva a lavorare nella propria provincia o voleva ottenere subito il ruolo. Nonostante la scelta di sede, ove vi era un fabbisogno di docenti, da subito gli ante 2015 hanno chiesto assegnazione o trasferimento riducendo cosi le disponibilità.
Il rischio per i docenti di fase B era, in fase di mobilità straordinaria qualora non facessero domanda, di vedersi togliere i posti ancora una volta anche solo per incarichi annuali da chi lo avrebbe fatto (gm, ultimi in gae).

Cosa hanno dovuto accettare?
Nonostante le disponibilità di novembre sul potenziamento hanno dovuto accettare una proposta di ruolo sulle poche disponibilità di agosto anche su cdc o posti di sostegno di cui non avevano dato preferenza, pena cancellazione. Hanno dovuto tutti accettare una assegnazione di sede provvisoria anche a 1000 km non scelta ma imposta da un algoritmo senza una graduatoria nazionale.

Cosa chiedono adesso?
Non vogliono privilegi. Vogliono solo continuare ad insegnare nelle province di appartenenza, la dove erano inseriti in graduatoria.
Non vogliono togliere il posto ai colleghi rimasti in gae ma mantenere quello che hanno sempre occupato senza bisogno di scavalcare.

Cosa non accettano?
Non accettano di essere calpestati nella loro dignità e professionalità dal Miur.
Non accettano le critiche di chi da anni ha scelto volontariamente di spostarsi per poi venire a togliere il posto e da chi è rimasto in graduatoria, nella maggior parte dei casi con meno anni di servizio.
Infine non accettano vedere altri colleghi che cercano diritti che non gli appartengono a svantaggio dei docenti fase B.

Simona Secondo

 

2 commenti:

  1. Ciao, sono un docente assunto in fase C da GAE.
    Mi sfugge la specificità degli assunti in fase B da GAE rispetto a quelli in fase C. So bene che in fase B i docenti sono stati mandati molto lontano, ma la cosa ha riguardato "solo" l'anno 2015/2016 (non è poco, ne sono consapevole). All'attuale tornata di mobilità non avete nessun trattamento diverso rispetto alla fase C. Partecipate sugli stessi posti e tendenzialmente avete anche più punti di chi è passato in fase C.
    Forse mi sfugge qualcosa, ma vorrei capire meglio.

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    1. Te lo spiego subito...
      La fase B GaE è stata quasi tutta scaraventata sul sostegno o su ruoli non richiesti, ad esempio informatica, scienze naturali alle medie o laboratori vari. Questi posti a Sud non esistono.
      La fase C, invece, è stata assunta sulla propria classe di concorso con posti creati ad hoc, dunque la mobilità, anche se fatta insieme, è impari dal momento che i posti su cui sono stati immessi in ruolo i docenti di Fase B sono dal Tevere al Tagliamento, mentre quelli di Fase C si trovano nelle proprie province non solo confermati, ma addirittura,in alcuni casi, raddoppiati.

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