venerdì 1 luglio 2016

8000 esiliati fase B Gae






Nessuno sa, i mezzi di comunicazione non ne hanno dato notizia, che 8000 insegnanti del Sud emigreranno al Nord, lasceranno le loro famiglie, i loro figli e gli affetti più cari. Sono gli 8000 ” fortunati” che ” grazie” alla riforma della cosiddetta buona scuola, Legge 107/15, hanno ricevuto il tanto desiderato contratto a tempo indeterminato. Con tale legge a settembre 2015 è stato dato via libera ad un provvedimento che ha attuato un piano straordinario di assunzione per l’anno scolastico 2015/2016 con l’intento di coprire le cattedre vacanti. Il piano oggi è stato pienamente attuato! Ma a quale prezzo? A settembre 2016, nonostante nelle regioni meridionali i posti a disposizione siano presenti, nonostante si sia sempre dichiarato nei vari convegni sulla scuola che la continuità didattica dovrebbe essere il fulcro principale perché la scuola diventi davvero una buona scuola, nonostante gli 8000 esiliati abbiano lottato e ancora lo stanno facendo per far comprendere a chi di dovere lo scempio che si sta facendo ai danni della scuola del Sud, questi docenti saranno costretti ad emigrare nelle regioni del Nord.
Pochi riusciranno a rientrare, molti resteranno lontani dalla loro terra per lungo tempo. Questo sta generando scontento, delusione, angoscia e umiliazione a discapito della qualità del proprio lavoro che all’interno della scuola a contatto con giovani menti, generazione futura, non dovrebbe mai mancare.
Ancora una volta siamo di fronte ad una discriminazione perpetrata e studiata per svuotare le scuole del Sud da menti eccellenti e insegnanti pluriabilitati del meridione a favore del Nord.
Ma il Sud pulsa, corre, sì difende sempre e comunque e in nome di questo sentimento gli 8000 esiliati continueranno a combattere per i loro diritti, per ritornare ad insegnare nella loro terra affinché la loro professionale non venga più lesa.
 
Francesca (Napoli)

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