lunedì 1 agosto 2016

Noi siamo i docenti neo assunti in fase B “catapultati” fuori Regione



Noi siamo i docenti neo assunti in fase B “catapultati” fuori Regione, e a centinaia di km dalla propria residenza; questo é successo a causa di un meccanismo che impediva di sapere la sede di destinazione, il grado di scuola e il tipo di posto (comune o sostegno), e dell'impossibilità di rifiutare la proposta, pena la cancellazione da tutte le graduatorie. 

Da mesi scriviamo ai quotidiani e alle trasmissioni televisive e facciamo appelli affinché qualcuno ci dia ascolto. Non sappiamo se avremo mai delle risposte concrete, ma forse, l'opinione pubblica può darci una mano se viene a conoscenza di ciò che il caro Presidente del Consiglio e il Ministro Giannini cercano,invece, di nascondere.

Lo stesso Presidente del Consiglio ha detto: “Sulla scuola abbiamo fatto qualche pasticcio”

Ma non si sono resi conto di aver tolto il sonno e la dignità a una buona parte del mondo della scuola.


Non si sono resi conto di aver ricattato una parte dei precari offrendo loro il meritato ruolo a 800 km da casa, anche se magari il posto più vicino c'era: senza pensare ai problemi provocati ad un padre o una madre di figli, con un mutuo sulle spalle, costretti ora a sostenere un altro affitto, con uno stipendio di soli 1300 euro al mese e che non consente nemmeno di mettere da parte i soldi del viaggio per tornare a casa e vedere la famiglia.

La legge sulla “Buona scuola” ??? ha insinuato in noi, così come in molti colleghi, paure, timori, rabbia e tanto dolore. Ci ha privato della gioia per il nostro lavoro ed ha lasciato il posto ad un’amarezza che cresce ogni giorno di più:
- Sorteggiati da un algoritmo, di cui non si conosce il funzionamento, siamo stati sbaragliati in tutta Italia;
- Beffati dalla fase C,( la maggior parte di loro sono persone che non hanno mai insegnato) che hanno ottenuto posti sotto casa;
- Dimenticati dai sindacati siamo stati sbattuti all’ultimo posto nelle fasi della mobilità, senza tutele, senza il benché minimo riguardo per il torto subito.


Ma è veramente dobbiamo accettare tutto questo?

Il vero paradosso è che la Legge 107/2015, che doveva porre rimedio all’abuso e alla reiterazione dei contratti a termine -protrattisi per più di tre anni- si è ritorta contro di noi, i “precari storici” che per quindici - vent’anni hanno svolto in modo diligente e assiduo il loro lavoro!!!

Noi chiediamo, di rimediare a quanto sta accadendo, di trovare una soluzione;

- sarebbe opportuno inserire nei trasferimenti anche l’organico di fatto oppure riservare i posti del potenziamento alla fase dei trasferimenti che interessa gli immessi in ruolo B e C -considerato che esso è strettamente collegato al piano straordinario di assunzioni-;

- sarebbe opportuno non creare ulteriori disparità di trattamento tra GM e GaE come già successo con le immissioni in ruolo -che hanno privilegiato non solo i vincitori di concorso ma addirittura gli idonei-;


Ricordatevi che svolgiamo il nostro lavoro con uno stipendio da fame che, fuori dalle province di residenza, renderebbe ancora più difficoltoso garantire alle famiglie una vita dignitosa ………..saremmo tutti felici di vivere altrove se economicamente fosse possibile sostenere la famiglia.

Caro Governo e Cara Ministra siete riusciti laddove nessuno aveva mai osato arrivare: causare un disagio sociale senza precedenti e, soprattutto, sgretolare il diritto alla famiglia, oltre che al lavoro, sancito dalla nostra Costituzione.

Ci avevano promesso di rimediare alle storture della Legge 107/2015 ma non sembra che stiano lavorando in questa direzione.

Maria Ramunno – fase B -

 

1 commento:

  1. Ci sono le condizioni giuridiche per far saltare tutta questa legge.
    Le graduatorie sono state chiuse per ben 4 anni (2007-11); adesso ci hanno spedito fuori senza rispettare la natura delle GAE. Senza neppure garantirci una specie di riserva futura da spendere nei prossimi anni. Ci hanno buttato fuori e non titorneremo neppure tra 10 anni. I posti nel prossimo futuro ci saranno. gianfrancoborrelli@Virgilio.it.

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